Lo scaffale è un oggetto di arredamento che inevitabilmente presenzia nelle nostre case. L'accezione di scaffale, tuttavia, ricopre una vasta gamma nell'ambito dell'arredamento.
La parola "
scaffale" deriva dal longobardo
"skafa" e significa palchetto, stipo. Il termine nella sua corretta distinzione individua la componente orizzontale costituita da una trave di svariati materiali (legno, metallo, plexiglass) che può essere presentata a muro o accompagnata da simili elementi verticali al fine di costituire quella che noi identifichiamo come libreria o come mobiletto portaoggetti in genere.
La storia ristretta all'invenzione di questo oggetto non è ben nota ma facilmente intuibile, individua infatti una percezione più ordinata degli spazi e dell'organizzazione dell'ambiente domestico.
Interessante, invece, risulta l'evoluzione nel mondo del
design dello scaffale che spazia da concezioni più razionali e rigide della natura dello stesso fino a forme sinuose e completamente integrate con l'ambiente circostante.
nella ricerca più approfondita di questo articolo mi sono più volte scontrata tra il connubio che ad essa viene associato con il mondo della letteratura. Risulta facile immaginare come: precedentemente è stato riportato quello che viene considerato uno dei sinonimi dello scaffale ovvero "la libreria". La maggior parte dei riferimenti nel mondo della letteratura, delle
arti figurative e della musica rimanda infatti a quest'immagine.
Ciò che potrebbe catturare maggiormente la nostra attenzione in una società come quella nella quale condividiamo pensieri e quotidianità è proprio l'interpretazione scientifica che viene garantita a quest'oggetto: i brevetti più interessanti affrontati nel blog sono lo scaffale antisismico brevettato da
ROSS prevede maggiormente una sistemazione industriale, utile per conservare prodotti a rischio; una seconda unione scientifica tra il nostro oggetto ed il progresso è la scaffalatura automatica tendenzialmente utilizzata in farmacia di
Go.Compact che prevede un miglioramento nella distribuzione del prodotto ed un notevole aiuto nella produttività dell'attività stessa.
Abbiamo proseguito il nostro viaggio analizzando la nostra figura nella letteratura approfondendo bibliografie riportanti saggi, romanzi o trattati riguardanti il nostro oggetto. L'aspetto curioso di questo passaggio risiede nell'analisi e nell'interpretazione di ciò che leggiamo: possiamo infatti soffermarci sulla concezione materialista della
costruzione fisica del nostro oggetto ma se volessimo elevarci leggermente scopriremo che la filosofia di quello che ci sembra anche il più banale degli oggetti può non essere così scontata. Lo scaffale è visto spesso come un custode, un
custode del libro e di ciò che questo mondo concerne. Ma come possiamo non immaginarci lo scaffale come un oggetto che, se a prima vista ignoriamo, a seguito di un'osservazione più accurata risalterebbe ai nostri occhi come un "
narratore della casa", accumulando su di esso l'oggettistica di una famiglia ci fa capire più di quanto gli concederemmo a seguito di un'occhiata fuggitiva.
Ci siamo districati nel mondo dell'industria, curiosando nel mondo dei giganti produttori dell'arredamento introducendo nomi come
Maison du monde,
Ikea,
Bricoman,
Leroy Merlin.
Il viaggio nella conoscenza del nostro protagonista si avvia alla conclusione completandosi con il francobollo, oggetto semplice e apparentemente trascurabile ma che spesso e volentieri viene redatto in occasioni celebrative quali anniversari o ricorrenze particolari: in tale contesto siamo riusciti a riscontrare e a rafforzare per l'ennesima volta il profondo collegamento che intercorre tra questo oggetto ed il mondo dei libri.
"
la mia biblioteca è una sorta di autobiografia.Nel proliferare degli scaffali, vi è un libro per ogni istante della mia vita, per ogni amicizia, per ogni delusione, per ogni cambiamento.Segnano i miei anni come le pietre bianche della strada di un pellegrino".
-Alberto Manguel, scrittore argentino